Perché un tempo le pianure erano spesso zone paludose?

Domanda di: Karim Bruno  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Quelle che oggi sono delle rigogliose pianure sono state spesso, in passato, delle zone paludose. Nelle zone costiere pianeggianti e alle foci dei fiumi si venivano a creare grandi stagni ed acquitrini che rendevano tali aree non coltivabili.

Perché le pianure sono sempre state molto abitate?

La pianura, grazie alla scarsa pendenza del terreno, alla fertilità del suolo e alla frequente presenza di corsi d'acqua, è l'ambiente naturale più favorevole all'insediamento e alle attività umane e, di conseguenza, quello che è stato più intensamente trasformato dall'uomo.

Come erano un tempo le pianure?

Le pianure come le vediamo oggi sono molto diverse da come erano in origine: un tempo, infatti, erano ricoperte da boschi di latifoglie e dalla vegetazione. L'uomo, per poter coltivare i campi, ha bonificato le pianure dagli alberi, realizzando i campi e ha modificato i corsi d'acqua realizzando fiumi, rogge e canali.

Come è cambiato nel tempo l'ambiente della pianura?

L'uomo ha bonificato il territorio prosciugando le zone umide e disboscando le foreste; in questo modo ha ricavato i terreni su cui sorgono le città, le industrie e i campi coltivati.

Quali caratteristiche ha il territorio di pianura?

In geografia, la pianura è un'ampia area piana formata da terra collocata ad una modesta altitudine e caratterizzata da rilievi relativamente bassi e poco accentuati. Solitamente viene formata dai depositi alluvionali dei fiumi, nel corso di un lungo periodo di tempo.

Le pianure e la loro origine