Domanda di: Primo Colombo | Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ ), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus e amantem, accusativo di amans).
Il participio quindi esprime da un lato un'azione, uno stato o un modo di essere (come tipico dei verbi), ma dall'altro concorda in genere e numero con il nome cui si riferisce e di cui costituisce l'attributo. Per esempio, nella frase: Un boato assordante squarciò il cielo.
Il participio passato viene usato soprattutto per la formazione dei tempi composti come il passato prossimo o il trapassato prossimo, in combinazione con gli ausiliari essere ed avere (Sono andata; ho mangiato).
il participio passato di essere è stato Page 2 Sergio Sabbatini Quando l'ausiliare è essere il participio passato si comporta come un aggettivo e si accorda con il soggetto della frase nel genere e nel numero.