La risposta è molto semplice, si tratta della fascia di consumo energetico più bassa, ossia quella dalle peggiori prestazioni energetiche. Abitare in un appartamento a classe energetica G comporta inevitabilmente un notevole consumo di energia e aumento di spesa in bolletta.
La classe energetica G comporta un consumo annuo di oltre 160 Kwh per metro quadro rispetto alla classe energetica A che può variare tra 15 e 30 Kwh per metro quadro. Il consumo in classe A è tra le 5 e le 10 volte inferiore rispetto alla classe G.
La classe energetica degli elettrodomestici è definita da precise norme dell'Unione Europea, sulla base di una scala che parte dalla classe energetica più efficiente A (che indica degli elettrodomestici con dei consumi ridotti) e arriva alla classe energetica G, meno efficiente e più bassa (con dei consumi estremamente ...
La classe energetica F è rappresentata in arancione scuro, quasi mattone. Nell'etichetta energetica corrisponde alla barra al di sopra della lettera G. Ovviamente, anche la classe energetica F è considerata una classe a basso risparmio energetico, anche se corrisponde nella vecchia nomenclatura alla classe A+.
Nel confronto vecchie e nuove classi energetiche degli elettrodomestici, la classe E corrisponde alla vecchia classe A++, quindi appartiene ad un'ampia gamma di elettrodomestici che popolano le nostre case e sono ritenute molto efficienti con un buon risparmio energetico.