La TASI è stata una tassa sugli immobili introdotta nel 2014 e rimasta in vigore fino al 2019. Si tratta dell'imposta sui servizi indivisibili comunali, quali ad esempio l'illuminazione, gli interventi di manutenzione, ecc. Dal 2020 è stata abolita come tributo singolo e accorpata direttamente all'IMU.
La TASI va pagata da tutti i possessori dell'immobile e da tutti gli utilizzatori (inquilino, comodatario, ecc) se diversi dal possessore. Chi è in affitto deve quindi pagare la TASI per una quota variabile, fissata dal Regolamento comunale, tra il 10% e il 30% del valore complessivo dell'imposta.
La TASI si deve versare per qualunque immobile utilizzato, esclusi i terreni. La TASI la deve versare anche l'utilizzatore quando l'immobile non è utilizzato dal proprietario (inquilino, comodatario). La TASI non si versa solo per gli immobili per i quali il Comune ha deliberato aliquota zero.
Infine, come già anticipato, dal 2020 Tasi e IMU sono la stessa cosa, poiché con la Legge di Bilancio 2020 la Tassa sui Servizi Indivisibili è andata a confluire nell'Imposta Municipale Unica, per semplificarne il pagamento.
La legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio per il 2020) ha successivamente abolito, a decorrere dall'anno 2020, la IUC e – tra i tributi che la costituivano – la TASI. Sono, invece, rimasti in vigore gli altri due tributi che componevano la IUC, vale a dire l'IMU, come ridisciplinata dalla stessa legge n.