Per svolgere una valutazione formativa efficace l'insegnante deve sviluppare una cultura dell'apprendimento: Offrire opportunità di discutere l'apprendimento da soli, con l'insegnante o con i compagni. Focalizzarsi su tutta la persona tenendo conto dei sentimenti come delle abilità.
Si tratta di una valutazione personale e non comparativa. Misurare i risultati raggiunti dallo studente in relazione a un obiettivo formativo: promozione, passaggio di corso, livelli successivi di apprendimento. Una valutazione formativa non prevede tanto voti quanto dei feedback qualitativi.
Quali sono gli strumenti della valutazione formativa?
Gli strumenti più ricorrenti sono: intervento spontaneo, colloquio, questionario, esposizioni scritte o orale individuale o di gruppo, prove aperte ed elaborati scritti, esercitazioni grafiche e pratiche, prove strutturate o semistrutturate, compiti di realtà.
I criteri attraverso i quali una valutazione diventa formativa, sono ben espressi nelle note ministeriali: “La valutazione diventa formativa quando si concentra sul processo e raccoglie un ventaglio di informazioni che, offerte all'alunno, contribuiscono a sviluppare in lui un processo di autovalutazione e di ...
a) l'autonomia nello svolgere un'attività descritta nell'obiettivo; b) la tipologia della situazione (nota o non nota all'alunno); c) le risorse messe in atto per risolvere il compito; d) la continuità dell'apprendimento, ovvero se l'apprendimento avviene in maniera continuativa e o se avviene sporadicamente.