Quattromila anni fa il Vesuvio ha generato un'eruzione ancora più devastante di quella che distrusse Pompei
Pompei
Pompei (in latino: Pompeii) è una città dell'evo antico, corrispondente all'attuale Pompei, la cui storia ha origine dal IX secolo a.C. per terminare nel 79, quando, a seguito dell'eruzione del Vesuvio, viene ricoperta sotto una coltre di ceneri e lapilli alta circa sei metri.
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ed Ercolano nel 79 d.C.. Lo rivela uno studio condotto da Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo, vulcanologi dell'Osservatorio Vesuviano, da Michael Sheridan, vulcanologo dell'Università di Buffalo (N.Y.)
La prima fase rappresenta il periodo di evoluzione e accrescimento dell'apparato vulcanico del Somma, caratterizzato principalmente da emissioni di lave e scorie e conclusosi con l'eruzione pliniana delle Pomici di Base (22.000 anni fa), forse la più violenta del Vesuvio.
L'eruzione del 1944 è l'ultima eruzione del Vesuvio, al termine di un lungo periodo di attività del vulcano, iniziato poco dopo l'eruzione del 1631 ed in particolare caratterizzato da attività persistente dal 1914 con attività effussiva e fontane di lava.
Si tratta di un vulcano esplosivo, la cui ultima eruzione ebbe luogo nel 1944. Da questa data non si sono verificate più eruzioni, e il Vesuvio è considerato quiescente.
1. Eyjafjallajökull, il vulcano islandese. Il vulcano Eyjafjallajökul è un titano di oltre 1600 metri di altezza situato su un ghiacciaio, con ben 8000 anni di attività alle spalle.