Qual'è l'ausiliare del verbo potere?

Domanda di: Raniero Sanna  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Di solito, il verbo servile prende l'ausiliare del verbo che ''serve''. Per esempio, se il verbo “potere” serve il verbo “fare”, viene utilizzato l'ausiliare avere, che andrebbe vicino al verbo “fare”, pertanto, si otterrà: “Ho potuto fare”, “Ha potuto fare”, e così via.

Qual'è l'ausiliare del verbo potere?

Secondo tale norma, l'ausiliare è quello proprio dell'infinito: «ho dovuto fare» perché si dice «ho fatto», «ho potuto rispondere» perché si dice «ho risposto» e via dicendo; viceversa, «non sono potuto venire/uscire/partire ecc.» perché si dice «non sono venuto/uscito/partito».

Come si dice ho potuto o sono potuto?

entrambe le frasi sono corrette, ma la costruzione con l'ausiliare avere è più frequente.

Qual'è l'ausiliare di un verbo?

Essenzialmente sono considerati come ausiliari in italiano i verbi essere ed avere. Il primo è usato anche per la costruzione del passivo (la torta è stata mangiata) e per la formazione dei tempi composti al riflessivo (mi sono alzato).

Come capire quale ausiliare?

Se il verbo ha un uso intransitivo, ovvero non regge un complemento oggetto, allora l'ausiliare sarà essere. Invece se il verbo ha un uso transitivo, ovvero regge un complemento oggetto, allora l'ausiliare sarà avere.

I verbi ausiliari