Domanda di: Luna Riva | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Gli Aborigeni, autoctoni per alcuni e nomadi secondo altri, occuparono la regione compresa fra il Tevere e il Liri. Al tempo della guerra di Troia furono governati dal re Latino, dal quale presero il nome di Latini per poi chiamarsi Romani quando Romolo fondò la città.
Una prima versione fornita da Plutarco vede la fondazione di Roma dovuta al popolo dei Pelasgi, i quali una volta giunti sulle coste del Lazio, avrebbero fondato una città il cui nome ricordasse la loro prestanza nelle armi (rhome).
I suoi primi abitanti erano contadini e pastori. La loro vita era semplice e modesta. Gli storici hanno raccontato che Roma fu fondata dai gemelli Romolo e Remo. I gemelli avevano genitori illustri: la figlia del re di Albalonga e il dio Marte.
La città di Roma ebbe origine dall'unione di alcuni vilaggi situati sui colli alla sinistra del Tevere: Capitolino, Quirinale, Viminale, Esquilino, Palatino, Aventino e Celio. Grazie alla sua posizione geografica privilegiata, la città venne ad assumere un'importanza sempre maggiore.
Secondo la tradizione, il 21 aprile 753 a. C., alle pendici del colle Palatino, Romolo tracciò con l'aratro i confini entro cui sarebbe sorta una nuova città. Questo raccontano gli storiografi romani Livio e Varrone, ma il mistero delle origini di Roma non è ancora del tutto risolto.