Quale pratica edilizia per cambio di destinazione d'uso?

Domanda di: Sig. Sebastian Morelli  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Per cambiare destinazione d'uso a un immobile non sempre è sufficiente una SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività). Se il cambio di destinazione d'uso interessa categorie edilizie e non omogenee con effetti incidenti sul carico urbanistico è necessario il permesso di costruire.

Quale pratica edilizia per cambio d'uso?

Il cambio d'uso, qualunque sia l'entità dei lavori, porta sempre alla ristrutturazione edilizia pesante. Quindi, il cambio di destinazione d'uso ricade in RISTRUTTURAZIONE per cui occorre presentare in comune un Permesso a costruire.

Come si fa a fare un cambio di destinazione d'uso?

La procedura per cambiare destinazione d'uso avviene in Comune chiedendo il permesso. In un secondo momento si richiederà una variazione catastale al catasto: subirà dunque un mutamento la rendita catastale, la categoria catastale e le conseguenti tasse da pagare.

Cosa è necessario esibire in caso di cambio di destinazione d'uso nell'ambito della stessa categoria?

Per il cambio di destinazione d'uso nella stessa categoria funzionale basta una SCIA. La capacità di adattamento e di rigenerazione risulta essere una grande risorsa in tutti gli ambiti della vita ed in particolar modo nel mondo del lavoro e delle attività imprenditoriali.

Quali documenti servono per cambio destinazione d'uso?

Inoltre, prima di usare l'edificio come nuova destinazione, occorrerà avere il Certificato di Agibilità dal Comune, fornendo anche i permessi, la dichiarazione di variazione catastale ed eventuale altra documentazione.

Cambio d’uso senza opere, permessi e gratuità