Domanda di: Ing. Carmelo Leone | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Fresco o affumicato, il salmone norvegese è povero di grassi saturi ma ricco di acidi grassi polinsaturi Omega-3, vitamine A, D e B12, la cui assunzione costante comporta diversi benefici in termini di salute, come la scienza ha da tempo ampiamente dimostrato.
Le specie più pregiate sono sicuramente il salmone reale e il salmone rosso: il primo ha una carne di colore aranciato, morbida, grassa e gustosa ed è ricco di proteine, oltre ad essere perfetto per l'affumicatura. Il salmone rosso è invece caratterizzato da una carne molto compatta e una consistenza succosa.
Soffermiamoci ora sulla qualità della materia prima reperibile sul mercato. Di salmone ne esistono varie Specie, ma in Italia (e anche nel resto d'Europa) si consuma prevalentemente il Salmone dell'Atlantico (nomenclatura binomiale: Salmo salar).
Scozia, Norvegia e Irlanda vantano la miglior tradizione, con differenze tecniche che si riflettono sul sapore», puntualizza il tecnologo alimentare Giorgio Donegani. «Il salmone scozzese è di solito molto equilibrato nel gusto, mentre quello irlandese è spesso più dolce e quello norvegese più intenso e sapido.
L'unica regola da seguire è che il colore appaia uniforme, senza macchie o bordi secchi. Molto più indicativa della qualità del salmone è la dimensione delle fette. Se si tratta di fette grandi sarà pregiato. I ritagli, o fette molto piccole, di solito, si ricavano dalle parti vicino alla coda.