Esempi tipici di abusi tollerati dalla legge sono le irregolarità geometriche di “piccola entità”, come un muro leggermente storto o la diversa collocazione degli impianti. In poche parole, sono tollerati dalla legge gli abusi edilizi che non alterano l'agibilità dell'immobile.
Abusi minori (difformità parziale), ad esempio piccole modifiche interne: ossia quando gli interventi costruttivi, pur se autorizzati, sono realizzati con modalità diverse, che incidono solo su elementi particolari e non essenziali della costruzione.
Un abuso edilizio non è sanabile quando non rispetta la doppia conformità, ovvero non rispetta la normativa edilizia vigente al momento della costruzione e/o della richiesta di sanatoria. In questo caso, l'unica cosa che si può fare è demolire quanto costruito abusivamente e ripristinare lo stato dei luoghi.
Secondo quanto stabilito dalle leggi aggiornate 2022-2023, sono considerate lievi difformità catastali di una casa tutte le variazioni interne ai luoghi rispetto a quanto riportato nelle planimetrie catastali della stessa casa ma che non comportano, però, una modifica reale ed effettiva alla volumetria della casa.
La soluzione più frequente è la concessione edilizia in sanatoria, una forma speciale di permesso di costruire introdotta proprio per facilitare le regolarizzazioni. Ti basta presentare la richiesta e iniziare i lavori di messa a norma entro un anno da quando la ottieni.