Essa comporta importanti conseguenze economiche ed ecologiche: depauperamento degli stock ittici, impatto sui fondali, sugli habitat e su specie che non sono diretto bersaglio delle attività di pesca, distorsioni della concorrenza, indebolimento dei pescatori onesti e delle comunità costiere.
Come se non bastasse, tramite la pesca eccessiva, molte specie vengono drasticamente ridotte o eliminate dall'ecosistema. Questo crea una rottura della catena alimentare, che rende le popolazioni ittiche più deboli e più vulnerabili a fattori di stress ambientale, quale il cambiamento climatico.
Chiunque esercita la pesca senza licenza, o con licenza scaduta, od è sprovvisto, al momento del controllo, della licenza posseduta e non la esibisce alla Regione entro 15 giorni dalla richiesta: multa da 100 a 300 €. Se tale violazione è commessa di nuovo: multa da 200 a 600€€ + sospensione della licenza per 3 anni.
La legge italiana definisce pesca illegale quella praticata laddove vige un divieto di pesca, quando vengono catturati pesci che non si possono per legge pescare e quando non si possiedono i requisiti idonei ovvero non si hanno le autorizzazioni o la licenza di pesca.
Le condizioni degli stock ittici globali sono allarmanti e sono aggravate da pratiche di pesca non sostenibili, tra cui la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, la distruzione di habitat critici e la cattura accidentale di specie minacciate e di giovanili di specie target.