Domanda di: Loredana Battaglia | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Si tratta ad esempio di marche da bollo, diritti di segreteria, imposte o altre spese legate all'operazione stesse e alla loro realizzazione. Tali spese sono sostenute dall'azienda per conto del cliente devono essere segnalate dall'azienda stessa nella fattura, come evidenziato dall'art. 15 del DPR 633/72.
le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte, purché regolarmente documentate; l'importo degli imballaggi e dei recipienti, quando ne sia stato espressamente pattuito il rimborso alla resa; le somme dovute a titolo di rivalsa dell'imposta sul valore aggiunto.
L'articolo 15 del DPR 633/1972 indica quelle operazioni che non concorrono a formare la base imponibile, le stesse vanno ugualmente segnate in fattura poiché sono ricavi tassati in capo all'emittente e costi deducibili per il soggetto che riceve la fattura.
Marche da bollo, diritti di segreteria, beni ceduti a titolo gratuito, sconti, abbuoni, imposte e spese generiche sostenute per l'esecuzione di un mandato: sono queste le principali spese non imponibili anticipate in nome e per conto del cliente e addebitate in fattura nei suoi confronti.
Come inserire le spese esenti nella fattura elettronica?
Una delle modalità per riportare tali spese nella fattura elettronica può essere quella di inserire un blocco “DatiBeniServizi” riportando l'importo delle spese, la loro descrizione e, al posto dell'aliquota IVA, il codice natura “N1” (“escluse ex art. 15”).