Domanda di: Dr. Bortolo Palmieri | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
(42 voti)
L'ignoranza ha molti interessanti surrogati e sovrapposizioni nella miriade di modi con cui è generata da segretezza, stupidità, apatia, censura, disinformazione, fede, e dimenticanza, tutti innescati dalla scienza.
Ignorare, non sapere, non conoscere, essere all'oscuro. Siamo ignoranti di un sacco di cose, pure di noi, figuriamoci degli altri. Essere ignoranti è un grande problema: ci rende facili prede delle illusioni, ci allontana dalla verità, ci allontana dalla nostra realizzazione e dalle buone relazioni.
L'ignoranza (dal latino ignorantia, a sua volta derivato dal privativo in e dal verbo greco gnorizein (conoscere) quindi letteralmente "mancanza di conoscenza") è la condizione che qualifica l'ignorante, colui che ha trascurato la conoscenza di determinate cose che si potrebbero o dovrebbero sapere.
In che senso alla base dell indagine filosofica di Socrate e l'ignoranza?
Il metodo socratico: non sapere, ironia e maieutica
Non Sapere: riconoscere la propria ignoranza è il primo passo verso la conoscenza. Solo chi sa di non sapere è spinto dal desiderio di conoscere (la pretesa di sapere invece non fornisce la spinta all'indagine).
Socrate diceva: chi conosce il bene fa il bene; quindi chi fa il male non conosce il bene. Alla base del male è l'ignoranza. Chi fa il male crede che in quel momento il male che fa non sia il male; se lo sapesse, non lo farebbe.