Domanda di: Fernando Pagano | Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2023 Valutazione: 5/5
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Di solito, le banche centrali alzano i tassi quando l'inflazione è troppo alta e rende più costoso il denaro preso in prestito dalle banche commerciali. Le banche commerciali spostano questi costi extra sui consumatori e le aziende, rendendo a loro volta il prestito di denaro più costoso per questi ultimi.
15 giugno 2023 (Francoforte) - Aumento tassi di 25 punti base. 27 luglio 2023 (Francoforte) - Aumento tassi di 25 punti base. 14 settembre 2023 (Francoforte) - Aumento tassi di 25 punti base. 26 ottobre 2023 (ad Atene) - Tassi di interesse invariati.
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%, con effetto dal 20 settembre 2023.
Cosa succede se si aumentano i tassi di interesse?
Quando i tassi sono bassi i depositi non convengono, di conseguenza aumentano gli investimenti e il circolo economico si muove. Con i tassi alti si assiste invece a una diminuzione dei consumi e un aumento dei risparmi.
Quindi, tutto lascia presagire che i mutui a tasso variabile proseguano la loro corsa nell'immediato, per poi restare su livelli sostenuti fino a che l'inflazione non sarà tornata livelli accettabili. Nella migliore delle ipotesi – scrivono gli esperti – questo non avverrà prima del 2024.