Quando conviene fare la rinuncia all'eredità?

Domanda di: Marianita Amato  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Ovviamente, se il defunto non ha debiti e l'eredità è attiva, conviene accettare l'eredità puramente e semplicemente o tacitamente, disponendo dei beni caduti in successione. Se invece il defunto aveva molti debiti e pochi o nessun bene, è conveniente rinunciare all'eredità.

Quanto si paga per una rinuncia all'eredità?

Per la presentazione dell'atto di rinuncia alla eredità occorrono: una marca da bollo da € 16,00. versamento di € 200,00 per la registrazione.

Chi rinuncia all'eredità deve pagare le tasse di successione?

Le imposte di successione non sono dovute da chi ha rinunciato all'eredità in modo valido, e pertanto non è entrato in proprietà dei beni ereditari e non ne ha nemmeno conseguito il possesso; in ogni caso, per evitare che venga richiesto il pagamento è opportuno comunicare tempestivamente all'Agenzia delle Entrate di ...

Cosa comporta la rinuncia all'eredità?

Gli effetti della rinuncia

Ai sensi dell'articolo 521, primo comma, del codice civile, “Chi rinunzia all'eredità è considerato come se non vi fosse mai stato chiamato“. L'effetto principale di dichiarare la rinuncia è la perdita della qualità di erede fin dall'inizio in quanto la rinuncia opera retroattivamente.

Quali debiti rientrano nella rinuncia all'eredità?

La rinuncia all'eredità nel codice civile

bensì anche da passività ovvero debiti, quali ad esempio i mutui, le assicurazioni autoveicoli, le utenze della casa (se non ancora disdettate), i risarcimenti danni da pagare e i debiti tributari.

Rinuncia all'eredità: tutto quello che devi sapere