Quando è grave lo scompenso cardiaco?

Domanda di: Giorgio Donati  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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I pazienti con una frazione di eiezione inferiore al 35% (per eiezione si intende la capacità di pompare il cuore al di sotto di un certo valore), hanno una elevata probabilità di andare incontro ad arresto cardiaco secondario e ad aritmie ventricolari maligne.

Quando lo scompenso cardiaco diventa grave?

Scompenso cardiaco da moderato a grave: dispnea e affaticamento compaiono anche dopo un'attività fisica minima, come meno di 100 m in piano a passo normale o salire una rampa di scale. Scompenso cardiaco grave: astenia, dispnea e affaticamento si presentano anche a riposo, da seduti o da sdraiati.

Quali sono i valori dello scompenso cardiaco?

Valori normali

Inferiore a 100 pg/ml: valore normale, è poco probabile che il paziente soffra di insufficienza cardiaca; tra 100 e 400 pg/ml: è possibile che il paziente soffra di insufficienza cardiaca; superiore a 400 pg/ml: è probabile che il paziente soffra di insufficienza cardiaca.

A cosa porta lo scompenso cardiaco?

A causa dell'incapacità del cuore di pompare quantità adeguate di sangue e di irrorare così gli organi (come i reni e il cervello) possono manifestarsi svariati sintomi, tra cui: Affanno. Gonfiore a livello di piedi e gambe. Carenza di energia e spossatezza.

Cosa non fare con scompenso cardiaco?

Non esagerare con i liquidi

La ritenzione di liquidi è un rischio da evitare per chi soffre di scompenso cardiaco, perché comporta un carico di lavoro maggiore per il cuore. E il liquido in eccesso può finire nei polmoni, rendendo più difficile la respirazione.

Lo scompenso cardiaco: cause, sintomi e trattamenti - Intervista al Dott. Renato Gregorini