I primi 3 giorni di malattia (carenza) non sono indennizzabili, tranne nel caso di ricaduta della stessa malattia verificatasi entro 30 giorni o quando il contratto preveda l'indennizzo di tale periodo a carico del datore di lavoro.
Perché i primi 3 giorni di malattia non vengono pagati?
I primi 3 giorni della malattia non vengono pagati dall'INPS, e per questo si fa riferimento al c.d. periodo «di carenza». Per colmare questo periodo, i contratti collettivi hanno previsto, nella quasi totalità dei casi, che il datore di lavoro si faccia carico del pagamento di queste giornate.
Per i primi tre giorni, detti “periodo di carenza”, non viene erogata alcuna somma da parte dell'istituto di previdenza, e generalmente l'indennizzo è a carico del datore di lavoro stesso, in base alle regole stabilite dal contratto collettivo applicato in azienda.
Quanti giorni di malattia devi fare per essere pagato?
Giorni di malattia e retribuzione
Per i primi tre giorni di malattia l'indennità è pagata dal datore di lavoro, mentre dal 4° al 180° giorno l'indennità giunge direttamente dall'INPS. La retribuzione non rimane la stessa per tutto il corso del tempo. Questo dipende anche da fattori come: tipologia contrattuale.
L'aspettativa non retribuita è il periodo di sospensione dal lavoro che il dipendente puo richiedere alla propria azienda con alcune specifiche motivazioni, rinunciando per quel periodo alla retribuzione. Durante l'aspettativa non retribuita il dipendente ha diritto alla conservazione del posto di lavoro.