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Chi ha un contratto a tempo indeterminato può essere licenziato?
Il datore di lavoro può licenziare un dipendente a tempo indeterminato solo per una giusta causa, ossia solo in caso di gravi azioni commesse dal lavoratore che non permettano lo svolgersi della normale attività.
Quanto può durare al massimo un contratto a tempo determinato?
Proroga e rinnovo Il termine del contratto a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, solo quando la durata iniziale del contratto è inferiore a 24 mesi e, comunque, per un massimo di 4 volte nell'arco di 24 mesi, a prescindere dal numero dei contratti.
Che differenza c'è tra rinnovo e proroga?
La principale differenza tra proroga e rinnovo sta nel fatto che la prima consiste in un prolungamento dello stesso contratto lavorativo, mentre il secondo prevede la stipula di un contratto ex novo.
Quando non ti rinnovano il contratto?
Se il datore di lavoro non applica la proroga automatica del contratto (da comunicare tramite modello Unilav entro 5 giorni dalla data di scadenza), può essere condannato al risarcimento del danno a favore del lavoratore.
Quando scade un contratto a tempo determinato ho diritto alla disoccupazione?
Un contratto a tempo determinato che arriva alla scadenza predefinita dà diritto alla Naspi? La risposta è si: se il datore di lavoro non rinnova il contratto o non lo trasforma in contratto a tempo indeterminato il lavoratore di fatto è involontariamente disoccupato e puo fare domanda di Naspi.
Quanto costa licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
137/2021 e per il massimale previsto dalla circolare n. 14/2023 (nel 2022 il riferimento era la circolare n. 26/2022), il ticket di licenziamento ammonta a euro 603,11 (41% del massimale mensile di 1.470,99 euro) per ogni anno di servizio del lavoratore cessato, fino ad un massimo di euro 1.809,33.
Come faccio a sapere se mi rinnovano il contratto?
E' possibile farlo accedendo:
al portare del centro per l'impiego territorialmente competente; al sito dell'Agenzia delle Entrate, effettuando la ricerca del modello CU (Certificazione Unica) allegata al modello 730 o al modello Redditi; al sito dell'Inps.
Cosa succede quando scade il contratto a tempo determinato?
Scadenza contratto a tempo determinato: cosa succede Nel momento in cui il tuo contratto a tempo determinato scade, il tuo rapporto lavorativo si interrompe immediatamente. Questo avviene automaticamente senza la necessità che il tuo datore di lavoro ti licenzi e senza che tu debba presentare le dimissioni.
Quando il contratto si rinnova automaticamente?
Quando scade un contratto di affitto si rinnova automaticamente? I contratti di locazione a canone libero (4+4) e a canone concordato (3+2) si rinnovano in maniera automatica e con le medesime condizioni contrattuali rispettivamente alla scadenza dei primi 4 anni e dei primi 3 anni.
Chi ha un contratto a tempo determinato ha diritto alle ferie?
In generale, i lavoratori assunti con contratti di lavoro a tempo determinato hanno diritto agli stessi giorni di ferie previsti dai relativi contratti di lavoro per i lavoratori assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato, in maniera proporzionale alla durata del lavoro prestata.
Quanti rinnovi può fare un'azienda?
Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, dispone che il termine del contratto a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a 24 mesi, e, comunque, per un massimo di 4 volte nell'arco di 24 mesi a prescindere dal numero dei contratti.
Quanto tempo c'è per rinnovare un contratto a tempo determinato?
Tra la fine di un contratto e la stipula di uno nuovo devono passare 10 giorni (se inferiore ai 6 mesi) e 20 giorni se superiore. Al termine della scadenza originaria o dopo la proroga o dopo il periodo di durata massima complessiva di 24 mesi, il lavoro può proseguire in via di fatto per altri 30 gg.
Quando scade un contratto di lavoro bisogna firmare qualcosa?
È bene sapere che non sussiste nessun obbligo, per il lavoratore, di firmare la proroga o il rinnovo del contratto a termine, né tantomeno quello di rassegnare le dimissioni se non si vuole proseguire il rapporto dopo la scadenza.
Cosa spetta al lavoratore a fine contratto?
Si tratta, in sostanza, di una retribuzione differita nel tempo, incrementata per ogni anno di lavoro, cui hanno diritto tutti i lavoratori subordinati. Il Trattamento di fine rapporto è determinato da un importo pari e comunque non superiore alla retribuzione lorda dovuta per ogni anno di lavoro, divisa per 13,5.
Come licenziarsi da un contratto a tempo indeterminato e prendere la disoccupazione?
Abbiamo detto che per licenziarsi senza perdere il diritto alla disoccupazione è sufficiente indicare all'INPS le dimissioni per giusta causa come motivazione.
Quando scatta il licenziamento?
Il licenziamento per giusta causa assenze ingiustificate, che causano gravi difficoltà organizzative all'azienda. presentazione di falso certificato medico. rifiuto a lavorare dopo la malattia. abbandono del posto di lavoro, in modo particolare se il dipendente ricopre ruoli di sorveglianza o custodia.
Chi viene licenziato prima in azienda?
In genere, si prevede che debba prevalere colui che ha maggiore anzianità di servizio (anche soltanto un giorno di servizio in più) oppure si rinvia al criterio della prevalenza delle esigenze produttive-aziendali.
Cosa contiene l'ultima busta paga?
Al momento della cessazione del rapporto di lavoro, l'azienda ha l'obbligo di corrispondere nell'ultima busta paga delle somme aggiuntive rispetto alla normale retribuzione del mese: sono le competenze di fine rapporto.
Quando viene pagato il TFR contratto a tempo determinato?
Lavoratori dipendenti a tempo determinato: Il TFR dei lavoratori dipendenti a tempo determinato viene normalmente pagato alla scadenza del contratto di lavoro. Lavoratori stagionali: Il TFR dei lavoratori stagionali viene normalmente pagato alla fine della stagione lavorativa.
Chi decide il livello in busta paga?
Il datore di lavoro, non può decidere a caso quale CCNL applicare. La scelta è il frutto di un'approfondita analisi dell'attività dell'impresa e del lavoro che svolgeranno i dipendenti!