Quando il datore di lavoro ha l'obbligo di valutare lo stress del lavoratore?

Domanda di: Loredana Rossetti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il datore di lavoro ha l'obbligo di occuparsi della valutazione dei rischi connessi allo stress lavoro correlato e di ripetere la valutazione con una frequenza non inferiore ai tre anni, salvo che gli esisti delle valutazioni pregresse non abbiano evidenziato situazioni di disagio con relativa necessità di adottare ...

Quando il datore di lavoro deve effettuare la valutazione dello stress da lavoro correlato?

Normalmente si indica che tale valutazione debba avvenire ogni due o tre anni (come nel documento INAIL), e in ogni caso di fronte a cambiamenti significativi che lascino ipotizzare una diversa esposizione ai fattori di stress, come modifiche al processo produttivo, all'organizzazione del lavoro.

Chi è obbligato alla valutazione del rischio stress lavoro correlato?

81/2008 e s.m.i., stabilisce l'obbligo per il datore di lavoro di valutare e gestire il rischio Slc al pari di tutti gli altri rischi per la salute e sicurezza, in recepimento dei contenuti dell'Accordo quadro europeo.

Cosa prevede il decreto 81 08 riguardo allo stress da lavoro correlato?

Lgs. 81/2008: all'art. 28, comma 1, è stabilito, infatti, l'obbligo da parte del datore di lavoro di valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, tenendo in considerazione anche quelli inerenti allo stress lavoro-correlato secondo i contenuti dell'Accordo europeo dell'9 ottobre 2004.

Come si dimostra lo stress da lavoro?

per provare lo stress sul posto del lavoro è assolutamente necessario avere dei testimoni che confermino la circostanza che lei sia soggetto a soprusi e comportamenti oppressivi dal datore di lavoro oppure da colleghi sul posto del lavoro. Se ha delle mail dalle quali ciò emerga, ancora meglio.

Come valutare lo stress lavoro correlato