Quando il fallito può stare in giudizio?

Domanda di: Ing. Loredana Lombardi  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Il fallito può intervenire nel giudizio solo per le questioni dalle quali può dipendere un'imputazione di bancarotta (3) a suo carico [216, 217, 217 bis, 223, 224] se l'intervento è previsto dalla legge. L'apertura del fallimento determina l'interruzione del processo (4).

In quale momento il fallito torna in bonis?

La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 16132, depositata ieri, ha stabilito che qualora un soggetto fallito ritenga di aver subito danni dall'attività del curatore, lo stesso può agire, una volta tornato in bonis, solo mediante tutela risarcitoria.

Quali diritti perde il fallito?

Restano esclusi dal fallimento beni e diritti che si caratterizzano per il loro carattere familiare e per la loro natura personale: i frutti derivanti dall'usufrutto legale sui beni dei figli e beni costituiti in fondo patrimoniale per la loro funzione alimentare e di sussistenza per il fallito e la sua famiglia, come ...

Quanto dura lo stato di fallito?

Secondo la Corte di Cassazione, la durata ragionevole delle procedure fallimentari può essere stimata in cinque anni per quelle di media complessità. Ed è elevabile fino a sette anni quando il procedimento si presenta notevolmente complesso. Ipotesi, questa, ravvisabile in presenza di un numero elevato di creditori.

Cosa succede se muore il fallito?

12 del RD 267/42 stabilisce che, se l'imprenditore muore dopo la dichiarazione di fallimento, la procedura prosegue nei confronti degli eredi, anche se gli stessi abbiano accettato con beneficio d'inventario. Se vi sono più eredi, la procedura prosegue nei confronti dell'erede designato come rappresentante.

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