Quando il sangue ha poco ossigeno?

Domanda di: Maria Farina  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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L'ipossia è una condizione di carenza dell'ossigeno a livello dei tessuti dell'organismo. Può trattarsi di un fenomeno acuto che compare rapidamente, o cronico che si sviluppa in un lasso di tempo maggiore e può riguardare una specifica area dell'organismo (ipossia tissutale) o l'intero corpo (ipossia generalizzata).

Cosa succede se si ha poco ossigeno nel sangue?

Cos'è l'ipossiemia

L'ipossiemia è una condizione potenzialmente molto grave, in quanto un sangue poco ossigenato non nutre a dovere i tessuti e gli organi presenti nel corpo. L'insufficiente ossigenazione di quest'ultimi può portare all'instaurarsi di una condizione nota col nome di ipossia.

Cosa fare per aumentare l'ossigeno nel sangue?

Tra i metodi possibili è possibile ricorrere ad una alimentazione ricca di nitriti, come per esempio il succo di barbabietola, noto per la sua capacità di stimolare la produzione di ossido nitrico a livello generale nell'organismo. Sono anche consigliati: anguria, uova e pistacchi.

Quando si abbassa l'ossigeno nel sangue?

al di sotto del 90% è presente una grave carenza di ossigeno (grave ipossia) che richiede l'immediata esecuzione di una emogasanalisi.

Cosa fare in caso di lieve ipossia?

ad una quantità che dipende dal grado di ipossia:
  1. nelle forme lievi viene somministrato ossigeno come supporto alla respirazione del paziente; si utilizzano bassi flussi di ossigeno intorno ai 2-3 litri al minuto;
  2. nelle forme gravi si somministra O2 ad alto flusso con valori intorno ai 10-12 litri al minuto.

5 modi per aumentare i livelli di ossigeno nel sangue (ed evitare i danni cellulari)- Italy365