In pratica vengono erogati assegni pensionistici maggiorati e lo stesso Istituto, una volta accortosi del proprio errore, richiede all'ignaro pensionato la restituzione delle somme percepite in eccesso.
Sotto un profilo di procedura, per opporsi all'ordine di restituzione delle somme avanzato dall'Inps bisogna innanzitutto proporre un ricorso in via amministrativa contro tale provvedimento. Nell'atto bisogna indicare gli estremi del provvedimento in contestazione, seguito da una dettagliata descrizione della vicenda.
Quanto tempo ha l'Inps per richiedere i soldi indietro?
13 della legge 412 del 1991 ha previsto che l'Inps, salvo il dolo del percipiente, ha un anno di tempo dalla comunicazione dei dati reddituali per poter richiedere indietro le somme indebitamente percepite.
Per avviare il ricorso amministrativo, il cittadino può presentare domanda comodamente da casa per via telematica, se ha il PIN per i “Ricorsi On Line” dell'INPS. In caso contrario, ci si può sempre rivolgere agli Enti di patronato e gli altri soggetti abilitati all'intermediazione con l'Istituto.
È stato introdotto il termine di 6 mesi per presentare un ricorso giudiziario per l'invalidità civile; 3 anni per le domande di prestazioni previdenziali in genere; e 5 anni per prestazioni già riconosciute dall'Inps ma non ancora pagate. Superati questi termini un cittadino non può più far valere i propri diritti.