L'attacco alla Serbia iniziò il 24 marzo 1999, con l'avvio dei bombardamenti compiuti nel 1999 sulle città di Belgrado in Serbia e di Pristina in Kosovo da parte di aerei NATO decollati da aeroporti italiani.
L'operazione fu pianificata come una campagna per ricondurre la delegazione serba al tavolo delle trattative, che aveva abbandonato dopo averne rigettato le inaccettabili condizioni. Secondo scopo prioritario fu contrastare l'operazione di pulizia etnica in Kosovo.
Il 24 marzo del 1999 la NATO decise senza alcuna autorizzazione delle Nazioni Unite di avviare l'operazione “Allied Force”, una serie di bombardamenti sulla Repubblica di Jugoslavia che in 78 giorni provocarono morte e distruzione.
Sulla carta l'intervento deciso dalla NATO era teso a riportare la delegazione serba al tavolo delle trattative politiche, che aveva abbandonato dopo averne accettato le conclusioni (Trattato di Rambouillet), e a contrastare lo spostamento della popolazione del Kosovo allo scopo di predisporre una sua spartizione tra ...
Gli italiani in Serbia sono ben visti, perché l'Italia è considerata come un modello di stile, di educazione e di eleganza. La Serbia Inoltre si trova davvero in una posizione strategica in Europa, perché con poche ore di macchina si raggiungono Vienna, Budapest, Trieste ma perfino la Grecia.