Quando non mangiare il tonno in scatola?

Domanda di: Ing. Giacinta Pellegrino  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Infine, vi sono alcuni casi in cui è meglio evitare il consumo di tonno in scatola o sentire prima il parere del medico. È il caso delle donne in gravidanza o in allattamento e in chi soffre di disturbi epatici (a causa della presenza di mercurio) e dei soggetti che soffrono di iperuricemia (a causa delle purine).

Quando non mangiare tonno in scatola?

Quando non mangiare il tonno in scatola? Il consumo del tonno in scatola è sconsigliato alle persone che assumono gli antitubercolari, perché se contiene istamina potrebbe causare eventi cardiovascolari ed episodi ipertensivi.

Quando non mangiare il tonno?

Il consumo del tonno fresco è sconsigliato a chi soffre di allergia al tonno. Inoltre, questo pesce, essendo un predatore di grandi dimensioni, ha maggiori probabilità di contenere mercurio: sarebbe dunque consigliabile non ingerirne quantità eccessive.

Chi ha il colesterolo alto può mangiare il tonno in scatola?

Il tonno è un prodotto comunque consigliato per chi soffre di colesterolo alto se inscatolato al naturale. Si tratta infatti di un alimento magro e ricco di Omega-3 che portano grandi benefici all'apparato cardiovascolare, oltre ad aumentare i livelli di colesterolo "buono" HDL e ridurre quello "cattivo".

Quante volte alla settimana si può mangiare il tonno in scatola?

Ricordiamo quanto viene consigliato dalle linee guida per una sana alimentazione: la categoria pesce conservato (tonno in scatola, salmone affumicato, sgombro in scatola ecc.) andrebbe consumata con moderazione. Infatti, la porzione standard è di 50 g e la frequenza di consumo è meno di una volta a settimana.

Il Tonno in scatola che mangi fa così bene | Palestra e cibo