Quando si definisce monolocale?
Domanda di: Sig.ra Tosca Santoro | Ultimo aggiornamento: 9 novembre 2023Valutazione: 5/5 (4 voti)
agg. e s. m. [comp. di mono- e locale2]. – Nel linguaggio degli annunci economici immobiliari, miniappartamento costituito da una sola camera più i servizi; lo stesso che monocamera (ma riferibile, oltre che ad appartamenti, ad ambienti da adibire a negozio, a magazzino e sim.).
Quando si parla di monolocale?
La dimensione minima di una abitazione di tipo monolocale deve avere una superficie, comprensiva dei servizi, non inferiore a 28 metri quadri per una persona. E non inferiore a 38 metri quadri per due persone. La norma nazionale di riferimento per progettare un monolocale è il decreto ministeriale del 5 luglio 1975.
Quante stanze ci sono in un monolocale?
Un monolocale è un appartamento, solitamente di modeste dimensioni, costituito da una singola stanza adibita a cucina, soggiorno, sala da pranzo, studio e camera da letto, e da un servizio igienico.
Che metratura deve avere un monolocale?
1, l'alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a mq 28, e non inferiore a mq 38, se per due persone.
Che differenza c'è tra monolocale e bilocale?
Un loft composto da un divano letto, un angolo cottura ed un bagno viene definito monolocale. Una camera da letto, un soggiorno, una cucina ed un bagno costituiscono un bilocale. Un'abitazione con un salone, due camere da letto, una cucina ed un bagno allora potremo parlare di un trilocale.
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