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Quando muore il marito la pensione va alla moglie?
I superstiti aventi diritto alla pensione sono il coniuge superstite, anche se separato legalmente; il coniuge divorziato; i figli/e minorenni, maggiorenni studenti, inabili e gli equiparati; figli/e postumi nati entro il 300mo giorno dalla data del decesso del padre.
Cosa spetta alla moglie divorziata in caso di morte del marito?
Se uno dei coniugi muore, l'altro coniuge ha diritto alla pensione di reversibilità, che viene calcolata in base alla pensione percepita dal coniuge deceduto. Tuttavia se si verificano determinate condizioni, la pensione di reversibilità spetta anche al coniuge divorziato rimasto in vita.
Quali sono i redditi che fanno cumulo?
Redditi cumulabili: quali sono?
tutti i redditi assoggettabili ad Irpef, ad esclusione di alcuni; i redditi da lavoro autonomo sottratti i contributi previdenziali obbligatori; i redditi prodotti all'estero; le pensioni estere dirette.
Quanto spetta a una vedova della pensione del marito?
Se il marito venuto a mancare era titolare di pensione di vecchiaia o pensione anticipata di qualsiasi genere, alla moglie superstite spetta una quota. Tale quota varia in base al reddito personale della donna. Senza riduzioni per reddito, alla vedova spetta il 60% della pensione che percepiva il marito in vita.
Quanto spetta di reversibilità alla moglie senza reddito?
In presenza del coniuge, fermo restando la quota del 60% ad esso spettante, il trattamento di reversibilità è pari al 80% in presenza di un figlio (cui spetta quindi il 20%), e al 100% in caso di più figli. 15% per ogni altro familiare, avente diritto, diverso dal coniuge, figli e nipoti.
Chi ha la pensione di reversibilità ha diritto alla pensione di vecchiaia?
Ebbene, diciamolo subito: non esiste in Italia nessuna norma che vieti di ricevere una doppia pensione, il che significa che non solo la pensione di vecchiaia è compatibile con quella di reversibilità, ma anche che i due trattamenti sono cumulabili.
Quale pensione non fa reddito?
Occorre innanzitutto precisare che la pensione di invalidità civile non genera reddito e non è necessario inserirla nella dichiarazione dei redditi.
Quali diritti si perdono con la separazione consensuale?
La sentenza di separazione con addebito comporta delle conseguenze patrimoniali, infatti, l'addebito ha natura sanzionatoria. Il coniuge perde il diritto di percepire l'assegno di mantenimento e perde, altresì, i diritti successori.
Quali diritti si perdono con il divorzio?
I coniugi divorziati perdono ogni reciproco diritto, fatte salve alcune eccezioni, come l'eventuale mantenimento. Un'altra eccezione è relativa alla cosiddetta pensione di reversibilità, di solito prevista a favore del coniuge superstite, ma anche a vantaggio di quello divorziato. (art. 9 comma 2 Legge 898/1970):
Che differenza c'è tra 104 e accompagnamento?
La Legge 104 e l'accompagnamento sono concesse in base alla valutazione della condizione sanitaria. La differenza sostanziale tra le due è la seguente: la Legge 104/1992 è data in caso di riconoscimento dell'handicap. l'accompagnamento si ottiene quando viene riconosciuta l'invalidità totale o permanente (al 100%).
Chi ha la 104 paga la spazzatura?
Esenzioni e agevolazioni previste. La legge del 5 febbraio 1992, n. 104 non cita in alcun modo la tassa sui rifiuti o la TARI o comunque qualsiasi tributo inerente alla spazzatura.
Come viene tassata la pensione di reversibilità?
Il Testo Unico dell'Imposta sui Redditi (TUIR. More) considera la pensione di reversibilità equivalente al reddito da lavoro dipendente. Questo vuol dire che, di conseguenza, vengono applicati anche gli scaglioni IRPEF.
Chi prende la reversibilità deve fare il 730?
Sì. La pensione di reversibilità deve essere riportata in dichiarazione dei redditi con modello 730 insieme all'eventuale reddito da lavoro dipendente. Sono somme che si cumulano e contribuiscono ad aumentare il reddito imponibile IRPEF e quindi le tasse da pagare.
Come ricevere sconti sulle bollette di luce e gas con la legge 104?
Per questo, chi gode della Legge 104 può usufruire di ulteriori sconti in bolletta di luce. Presentando l'ISEE e la documentazione sanitaria è possibile chiedere ulteriori sconti per le utenze domestiche, attestando i problemi di salute.
Cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104?
L'art. 33 della Legge 104 si occupa dei caregiver: al comma 3 è previsto il diritto per il lavoratore dipendente (pubblico o privato) che assista una persona con handicap di usufruire di 3 giorni (anche continuativi) di permesso mensile retribuito come retribuzione standard, coperto da contribuzione continuativa.
Come ottenere 1000 euro con la legge 104 legge 104 bonus 1000 euro?
La domanda per il bonus ai lavoratori fragili deve essere presentata entro il 30 novembre 2022 all'INPS tramite il servizio online dedicato. Puoi accedere alla sezione apposita, con SPID, CIE, CNS. In alternativa, puoi richiedere il bonus tramite contact Center integrato chiamando l'Inps.
Cosa spetta a chi assiste un familiare?
Il lavoratore che assiste un familiare disabile grave, parente o affine entro il 2° grado (o entro il 3° grado, in specifiche situazioni), ha diritto a 3 giorni di permesso mensile per legge 104, utilizzabili anche in maniera continuativa.
Come si capisce se si ha diritto all accompagnamento?
Se è stata riconosciuta la percentuale del 100% con la seguente dicitura “impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell'età” allora ci sono le condizioni per il diritto all'indennità di accompagnamento pari a 525,17 euro ...
Come si fa a capire se si ha diritto all accompagnamento?
Per poter ricevere l'indennità di accompagnamento sono necessari i seguenti requisiti:
riconoscimento di totale inabilità (100%) per affezioni fisiche o psichiche; impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore; impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita: