Senza dormire si può resistere al limite circa 10 giorni. In alcuni esperimenti con dei volontari si è visto che dopo due giorni il sonno diminuisce per adattamento. Poi comincia però un progressivo deperimento delle varie funzioni e, dopo circa 100 ore si aggiungono deliri e allucinazioni.
La privazione del sonno può essere causa nel breve tempo a cattivo umore, facile irritabilità, difficoltà nella concentrazione e nell'apprendimento, perdite di memoria, alterazione della capacità decisionale, calo di interesse per le attività quotidiane, tremori, viso gonfio e pallido.
Il cervello privato del sonno non riesce a registrare i ricordi in modo corretto, dovuto a un mal funzionamento dell'ippocampo, della corteccia prefrontale e del lobo parietale. Una notte senza sonno ci rende più probabili al trasformare in ricordi le informazioni erroneamente codificate dal cervello.
Insomma restare svegli per lunghi periodi può causare problemi seri al nostro organismo, ne risentono l'apprendimento, la memoria, la capacità di concentrazione, i riflessi e l'umore. Non dormire può anche causare infiammazioni, aumento della pressione, squilibri ormonali e altri disturbi fisici.
La letteratura scientifica risponde con vari esempi di individui che sono andati incontro a gravi disturbi della personalità dopo solo pochi giorni di veglia, anche se mediamente sembra possibile resistere anche fino a 8 o 10 giorni, a patto di essere individui adulti, sani ed in forze.