La morte cerebrale sopraggiunge nel momento in cui il flusso di sangue destinato al cervello si interrompe in modo drastico. L'interruzione del rifornimento di sangue. e del relativo supporto di ossigeno, può verificarsi principalmente per le seguenti ragioni: Arresto cardiaco.
I protocolli per l'accertamento della morte cerebrale includono l'elettroencefalogramma, un controllo dei riflessi muscolari sotto stimolazione e dell'impossibilità di respirazione autonoma, che permettono di distinguere il coma irreversibile dallo stato vegetativo, nel quale il trapianto non viene effettuato.
Qual è l'ora della morte nei soggetti sottoposti ad accertamento della morte cerebrale?
Secondo la normativa italiana, la morte cerebrale equivale alla "cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo". Si stabilisce che "ai fini dell'accertamento della morte la durata del periodo di osservazione deve essere non inferiore a 6 ore".
Quanto tempo si può stare senza ossigeno al cervello?
Quando cessa la circolazione sanguigna, viene improvvisamente a mancare l'ossigeno al cervello e si ha in pochi secondi la perdita di coscienza. Dopo 4 minuti iniziano i danni cerebrali, dopo 10 minuti le lesioni diventano irreversibili (morte cerebrale).
Chi è in coma è incosciente e ha un'attività cerebrale minima. Si è vivi ma non si può essere svegliati e non si mostrano segni di consapevolezza. Normalmente non si risponde al suono o al dolore, o si è in grado di comunicare o muoversi volontariamente.