Domanda di: Domingo Longo | Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2023 Valutazione: 4.8/5
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Quando i pazienti sono sufficientemente guariti o possono essere adeguatamente trattati altrove, si procede alla loro dimissione dall'ospedale. Per determinare quando dimettere una persona, il medico soppesa il rischio di sviluppare un problema dovuto alla permanenza in ospedale.
Le dimissioni ospedaliere protette rappresentano il passaggio programmato e concordato di un paziente dal ricovero in ospedale ad un altro setting assistenziale. Si applica in accordo con il paziente e prevede un coordinamento tra il medico curante e i servizi sanitari del territorio di appartenenza.
L'ospedale può procedere alle dimissioni quando i medici ritengono che la condizione clinica del paziente sia stabile, escludono il rischio di peggioramento del suo stato di salute, e ritengono che, per la completa guarigione, sia sufficiente la cura domiciliare o presso altra struttura di ricovero a carattere non ...
È la dimissione da un reparto ospedaliero di una persona non autosufficiente, prevalentemente anziano o disabile, che ha bisogno di una continuità di cura ed assistenza nel delicato passaggio dal ricovero ospedaliero al rientro al domicilio o in un altro contesto di cura.
Quanti giorni si può rimanere ricoverati in ospedale?
In genere viene comunicato ai malati o ai loro familiari che la degenza non può superare i 30-60 giorni. In realtà le strutture (pubbliche o convenzionate) vedono abbassarsi dopo tali giorni del 30- 40% il rimborso della retta di degenza e quindi tendono a dimettere i malati ricoverati.