In italiano, i pronomi si caratterizzano in base alla persona, al numero (singolare o plurale) e al genere (maschile o femminile), e presentano una sola forma quando hanno la funzione di soggetto e due forme (una tonica e una atona) quando invece vengono utilizzati come complementi.
I pronomi personali complemento si usano quando nella frase il pronome svolge una funzione diversa da quella di soggetto e cioè: complemento oggetto: La (lei) vedrò. – Ti (te) ascolterò. complemento di termine: Le (a lei) regalerò delle rose.
Noi sappiamo che la posizione dei pronomi atoni normalmente è prima del verbo ma nel caso in cui il verbo sia coniugato all'Infinito, all'Imperativo, al Gerundio o al Participio passato (in funzione di proposizione subordinata), i pronomi si attaccano alla fine del verbo.
- Il pronome personale complemento può rappresentare dei complementi indiretti: quelli, cioè, che rispondono a domande come a chi?, con chi?, per chi?, di che cosa?, ecc. Ad esempio: Chiara mi ha parlato. → Chiara ha parlato (a chi?)
Quando però il pronome lo (o la, nelle forme parlate appena viste) sia unito al verbo essere non ha più funzione di soggetto: può avere come antecedente un predicato nominale (che comunque è strettamente legato al soggetto e accordato con esso) e riferirsi alla proprietà da questo espresse.