Quando vengo licenziato devo firmare?

Domanda di: Walter Benedetti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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La lettera deve essere firmata nello stesso momento della consegna, ma nell'eseguire questo compito bisogna essere molto cauti. È inutile cercare di far firmare il dipendente se non vuole. Meglio informarlo che per conservare una copia e portarla ai propri consulenti (rientra nei suoi diritti) è necessario firmare.

Cosa succede se non firmo lettera licenziamento?

Valida la lettera di licenziamento anche se non sottoscritta dal datore di lavoro. Il licenziamento intimato con lettera priva di sottoscrizione del datore di lavoro è efficace e, quindi, valido.

Chi firma un licenziamento?

La comunicazione del recesso deve provenire unicamente dal datore di lavoro o da un suo legale rappresentante. Nel caso in cui il datore di lavoro coincida con una persona giuridica, il licenziamento deve essere comunicato dalla persona o dall'organo munito dei poteri per il compimento di tale atto.

Come funziona se vengo licenziato?

5 della Legge n. 300/1970 prevede la risoluzione del rapporto di lavoro con effetto dalla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto.

Cosa fare dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento?

Ma, anche dopo avere ricevuto la fatidica lettera di licenziamento, l'interessato può difendersi, contestando la decisione aziendale. Per fare ciò è indispensabile rispettare determinate scadenze, in particolare: 60 giorni per inviare una PEC o raccomandata all'azienda per notificare la volontà di fare ricorso.

E' meglio essere LICENZIATI o dare le DIMISSIONI? | Avv. Angelo Greco