Quando vieni licenziato devi firmare?

Domanda di: Mariagiulia Fabbri  |  Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023
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Uno degli errori più comuni nei licenziamenti è quello di dare la lettera al lavoratore e di riconsegnarla firmata un altro giorno. La lettera deve essere firmata nello stesso momento della consegna, ma nell'eseguire questo compito bisogna essere molto cauti. È inutile cercare di far firmare il dipendente se non vuole.

Cosa succede se il dipendente non firma il licenziamento?

Il mancato rispetto delle regole appena citate rende illegittimo il licenziamento irrogato al lavoratore e, in particolare, la mancanza della forma scritta rende nullo il recesso.

Come viene comunicato il licenziamento?

La legge dice solo che il licenziamento deve essere scritto ma non spiega con quali modalità debba essere comunicato. Ritenuto valido il licenziamento per sms, WhatsApp o email semplice. L'articolo 2 della legge 604/1966 stabilisce espressamente che il licenziamento debba essere sempre comunicato per iscritto.

Come funziona il licenziamento da parte del datore di lavoro?

Il datore di lavoro può procedere con licenziamento con preavviso comunicando la data effettiva. Per motivo oggettivo: fa riferimento all'azienda e non al comportamento del dipendente. Il datore di lavoro può procedere a licenziare per motivi legati a crisi aziendale o ad un cambiamento nell'organizzazione del lavoro.

Chi firma licenziamento?

La comunicazione del recesso deve provenire unicamente dal datore di lavoro o da un suo legale rappresentante. Nel caso in cui il datore di lavoro coincida con una persona giuridica, il licenziamento deve essere comunicato dalla persona o dall'organo munito dei poteri per il compimento di tale atto.

E' meglio essere LICENZIATI o dare le DIMISSIONI? | Avv. Angelo Greco