Domanda di: Sig. Fiorentino Basile | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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MILANO - Non è una debolezza da damine ottocentesche, lo svenimento è un problema che riguarda tantissime persone: il 40 per cento dei giovani con meno di trent'anni è svenuto almeno una volta (le donne con una frequenza doppia rispetto agli uomini), un over 65 su dieci sviene con facilità.
1 persona su 2 sperimenta uno svenimento improvviso almeno una volta nell'arco della vita. Chi ha avuto uno svenimento ha elevate probabilità di avere una o più recidive, anche se a distanza di tempo variabile.
Spesso lo svenimento può essere causato semplicemente dall'alzarsi in piedi troppo velocemente. Lo svenimento può però anche derivare dalla presenza di alcune patologie come: artrosi cervicale, cefalea, diabete, embolia polmonare, ictus, infarto miocardico, ipertrofia ventricolare.
Lo svenimento può essere associato a stress emotivo, paura, dolore molto intenso, assunzione di alcuni farmaci, droghe o alcol, iperventilazione, ipoglicemia o improvvisi cali di pressione, convulsioni o al fatto di essersi alzati improvvisamente in piedi.
Prima dello svenimento, alcuni soggetti avvertono stordimento o capogiri. Altri possono presentare nausea, sudorazione, offuscamento della vista o visione a tunnel, formicolio di labbra o polpastrelli, dolore toracico o palpitazioni. Meno di frequente, il soggetto sviene all'improvviso, senza segnali d'allarme.