Domanda di: Dr. Oreste Farina | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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In un raggio di 11 km dall'esplosione, le radiazioni causerebbero sugli individui ustioni di terzo grado, mentre le onde d'urto provocherebbero il crollo di numerosi edifici. Nel complesso, si può stimare che nel raggio tra 2 e 11 km dal luogo in cui è caduta la bomba morirebbero almeno 500mila persone.
In alcuni casi, l'irregolare propagazione dell'onda d'urto in esplosioni atmosferiche di eccezionale potenza può provocare danni sino e oltre 1000 chilometri di distanza.
La bomba atomica ha effetti sulle persone considerati devastanti: lesioni fisiche gravi, morte immediata a causa della travolgente onda d'urto, traumi, ustioni, cecità causata dalla luce liberata con l'esplosione, l'avvelenamento da radiazione che si può manifestare poco dopo con nausea e vomito, mal di testa e diarrea ...
Parliamo di Australia e Nuova Zelanda. Prima di tutto per ovvie ragioni di posizione geografica, in quanto al momento tutti i Paesi con armi nucleari si trovano nell'emisfero boreale e quindi in queste remote regioni del mondo l'impatto immediato della guerra sarebbe decisamente ridotto.
Dopo circa un paio di giorni il livello di radioattività dei materiali raggiunge un valore stabile e smette di diminuire, quindi dopo un'esplosione nucleare le prime 48 ore sono quelle più delicate per chi vive nei pressi dell'evento.