Domanda di: Walter Lombardo | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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La somma media disponibile per i dipendenti sotto forma di credito in welfare aziendale è pari a 860 euro pro capite per il 2019, con un aumento del 10% negli ultimi tre anni.
I benefici fiscali per le aziende che puntano sul welfare
Se il datore di lavoro eroga beni e servizi welfare per un valore di 2 milioni di euro, risparmia il 35% del costo di lavoro, pari a 700mila euro abbattendo il cuneo fiscale, rispetto a una medesima erogazione monetaria.
Un piano di welfare favorisce dunque il miglioramento della produttività, senza però compromettere la sostenibilità dell'impresa: da una parte si crea un clima lavorativo positivo e si premia la produttività dei lavoratori, dall'altra si ottengono rilevanti benefici fiscali e migliori risultati di business.
I servizi di welfare sono esenti dagli obblighi contributivi
Premiare un dipendente con 1.000 euro netti in denaro può costare all'azienda circa 1.400 euro, poiché sarà tenuta a versare la sua quota di contributi previdenziali (sui premi superiori a 1000 euro va versato il 32,7% di contributi).
Queste sono, in sintesi, le caratteristiche confermate per ciascuna modalità di erogazione del Premio di Risultato nel 2023: premio di risultato in busta paga: tassazione del 5%, con limite del premio di 3.000€ lordi annui e limite del reddito da lavoro dipendente dell'anno precedente di 80.000€.