Il valore dovrebbe essere superiore, almeno 13 V, con fluttuazioni fino a 14,5 V al variare dei giri del motore. La stessa operazione si può effettuare accendendo vari impianti elettrici (fari, radio, condizionatore). Sempre con motore a 2000 g/min, l'alternatore funziona bene se è in grado di produrre almeno 13 V.
Come si fa a sapere se l'alternatore carica la batteria?
Controlla quanti volt segna il display, se ne segna circa 14,5 v l'alternatore funziona, se segna circa 12-13 volt vuol dire che non carica, perciò è inutile cambiare la batteria se è l'alternatore ad avere problemi.
Consigliamo di scegliere un alternatore con un amperaggio pari al 30-50 % della capacità delle batterie. Gli alternatori standard provenienti dal settore automotive hanno un regolatore di carica monostadio, uscita 14 o 28 V. Questi valori sono sufficienti per una batteria da automobile, che raramente viene scaricata.
Quando il motore gira è infatti l'alternatore che alimenta il sistema elettrico dell'automobile: in condizioni normali esso eroga circa 14,4 volt, un valore che è in grado di caricare la batteria oltre ad alimentare luci, centraline varie, ventilatore, iniezione e tutte le altre utenze elettriche del veicolo.
Quanto ci mette l'alternatore a ricaricare completamente la batteria?
Di solito un periodo compreso tra 12 e 24 ore è un tempo di ricarica sufficiente. Ad esempio, una normale batteria da 70 Ah ha bisogno di circa 15 ore per la ricarica completa con un caricatore da 5 A. Una breve carica di due ore ricarica la batteria soltanto al 15%.