Domanda di: Dr. Vienna Esposito | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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Tutti i contratti future hanno una data di scadenza, ovvero la data alla quale l'asset sottostante deve essere consegnato in futuro. Questo si differenzia dal prezzo “spot” (o prezzo a pronti), che è il prezzo di mercato se l'operazione ha scadenza in quello stesso giorno.
Le scadenze dei contratti future e mini-future sono marzo, giugno, settembre e dicembre. L'ultimo giorno di contrattazione per ogni scadenza è fissato nel terzo venerdì del mese chiamato dagli operatori “il giorno delle 3 streghe”.
Esistono tre tipi di contratti: FTSE Mib Futures (contratto future scritto sull'indice FTSE Mib, ogni punto indice vale € 5), Mini FTSE Mib (analogo al precedente, ma con un valore di € 1 per ciascun punto indice), Single Stock Futures (future scritti su titoli azionari).
Un contratto di futures è un contratto negoziabile che si riferisce all'acquisto (posizione lunga) o alla vendita (posizione corta) di un'attività sottostante. La consegna avverrà in futuro ad una data e prezzo concordati. Acquirenti e venditori hanno aspettative opposte di come il valore del sottostante si muoverà.
Alla scadenza, il proprietario del futures dovrà acquistare la commodity sottostante, o, se il sottostante è intangibile, la Clearing House provvederà a compensare il prezzo di acquisto dell'ultimo acquirente con il prezzo di vendita del primo venditore (emittente del futures).