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In quale mese si può abortire?
Oggi in Italia la donna può richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari.
Dove vanno a finire i bambini abortiti?
Se l'aborto avviene prima delle 20 settimane di gestazione, i bambini vengono chiamati 'prodotti abortivi', equiparati a 'rifiuti speciali ospedalieri' dei quali è previsto lo smaltimento (Dpr 254/2003) tramite termodistruzione in discariche pubbliche, fogne, o sepolti insieme agli arti amputati.
Come si abortire senza ricovero?
Le donne che intendono abortire non dovranno fare altro che recarsi in ambulatorio o in consultorio dove verrà spiegato loro come funziona, nel dettaglio, il farmaco. L'ambulatorio potrà somministrare la pillola in spazi idonei e con personale qualificato, altrimenti dovrà accordarsi con l'ospedale.
Come abortire senza ricetta?
La pillola per abortire? In Italia c'è già, e si compra in farmacia senza ricetta. Si chiama Cytotec e impazza tra le ragazze più giovani e le straniere.
Come faccio a fermare la gravidanza?
Il metodo farmacologico si basa sull'assunzione, a 48 ore di distanza, di due farmaci: il mifepristone (RU486) e una prostaglandina (misoprostolo o gemeprost). Il mifepristone causa la cessazione della vitalità dell'embrione mentre l'assunzione della prostaglandina ne determina l'espulsione.
Dove è illegale aborto?
Dove l'aborto è illegale Si tratta di Andorra, Aruba, Congo (Brazzaville), Curaçao, Repubblica Domenicana, Egitto, El Salvador, Haiti, Honduras, Iraq, Jamaica, Laos, Madagascar, Malta, Mauritania, Nicaragua, Filippine, Palau, Senegal, Sierra Leone, Suriname, Tonga, Striscia di Gaza.
Come abortire nei primi 2 mesi?
Dopo la pillola abortiva viene somministrato un altro medicinale, il misoprostolo, che fa contrarre l'utero causando crampi e sanguinamento simili a quelli che si hanno in caso di aborto spontaneo. Questo metodo può essere utilizzato entro le 24 settimane di gravidanza presso il BPAS.
Chi decide per l'aborto?
Interruzione di gravidanza: chi decide? La legge è molto chiara nell'attribuire il diritto all'aborto alla sola donna. Dunque, pur essendo due i genitori del nascituro, è la madre ad avere l'ultima parola a riguardo, nel senso che è la madre a decidere se abortire o meno.
Come abortire a 16 anni?
Secondo tale Legge quando la donna è minorenne (art. 12), per interrompere la gravidanza nei primi 90 giorni è necessario il consenso di entrambi i genitori o di chi esercita la tutela. Tuttavia, quando per vari motivi ciò non sia possibile, il giudice tutelare può dare il consenso all'interruzione della gravidanza.
Quali cibi fanno abortire?
Inoltre, alcuni studi suggeriscono che il consumo eccessivo di caffeina in gravidanza potrebbe aumentare il rischio di aborto spontaneo. Gli esperti statunitensi consigliano di consumare meno di 200 mg al giorno di caffeina durante la gravidanza. ...
Gamberetti. Salmone. Pollock (merluzzo d'Alaska) Pesce Gatto. Acciughe. Trota.
Quanto tempo si ha per la pillola abortiva?
Quello farmacologico si fa con la pillola abortiva, più conosciuta come RU-486, che viene utilizzata per le interruzioni volontarie di gravidanza entro 9 settimane dal concepimento.
Cosa succede dopo aver preso la pillola abortiva?
Entro 1-4 ore dall'assunzione del secondo farmaco, il misoprostolo, sperimenterai quello che sembra un periodo pesante e crampiforme, a volte con grandi coaguli di sangue o grumi di tessuto. Il processo è molto simile a quello che le persone sperimentano con un aborto spontaneo precoce.
Chi abortisce di più?
Le cittadine straniere continuano ad essere una popolazione a maggior rischio di abortire rispetto alle italiane: per tutte le classi di età le straniere hanno tassi di abortività più elevati delle italiane di 2-3 volte.
Quando arriva il ciclo dopo l'aborto?
Periodi dopo un aborto spontaneo Se l'aborto si verifica durante le 6-7 settimane di gravidanza, avrai le prime mestruazioni entro 4-6 settimane. Se l'aborto spontaneo avviene in seguito, possono essere necessarie fino a 7-8 settimane per tornare.
Perché aborto entro 90 giorni?
Il limite dei 90 giorni Entro i primi 90 giorni (ossia 12 settimane e 6 giorni dall'ultima mestruazione), l'aborto è ammesso sulla base di una autonoma valutazione della donna, che lo richiede perché ritiene che la prosecuzione della gravidanza possa rappresentare un pericolo per la sua salute fisica o psichica.
Come ci si sente dopo un aborto volontario?
Senso di colpa, ansia, angoscia, tristezza, depressione, abuso di alcol e droghe, autolesionismo, totale perdita di autostima. Questi solo alcuni degli effetti inevitabili e devastanti che, secondo alcuni, si manifesterebbero nelle donne che hanno scelto di interrompere una gravidanza.
Quali sono le conseguenze di un aborto?
Le principali complicazioni sono: infezione dell'utero (fino a 1 ogni 10 aborti, trattabile con antibiotici) rimozione incompleta del tessuto gravidico (fino a 1 ogni 20 aborti) sanguinamento eccessivo (fino a 1 ogni 1.000 aborti)
Chi abortisce di più in Italia?
Anche la percentuale di IVG effettuate da donne con precedente esperienza abortiva, pari al 24,5% nel 2020, continua a diminuire dal 2009. Le percentuali restano maggiori nelle donne straniere (32,7%) rispetto alle italiane (21,2%).
Chi fa l'aborto in Italia?
Per accedere all'aborto farmacologico è necessario andare in un consultorio familiare o dal proprio medico di famiglia o ginecologo privato o presso una struttura che effettua l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG).
Quante donne non riescono ad abortire in Italia?
Resta sostanzialmente stabile la quota di ginecologi che, per ragioni di obiezione di coscienza, si rifiutano di praticare l'aborto. La cifra, per il 2020, scende al 64,6 per cento dal 67 per cento del 2019. In sostanza in Italia, circa 2 ginecologi su 3 non effettuano interruzioni di gravidanza.