Domanda di: Harry Martini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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L'altezza di un soggetto può essere pesantemente influenzata da dismorfismi del rachide (cifoscoliosi) e da malattie ossee come l'osteoporosi ed il rachitismo. Non a caso, a partire dai 30 anni, la statura tende a ridursi con l'invecchiamento, di circa: 0.03 cm/anno fino a 45 anni; 0.28 cm/anno oltre i 45 anni.
La perdita cumulativa di altezza dai 30 ai 70 anni è in media di circa 3 cm per gli uomini e 5 cm per le donne; dall'età di 80 anni, aumenta a 5 cm per gli uomini e 8 cm per le donne. Non solo gravità. Da cosa dipende questo accorciamento?
L'invecchiamento ha inizio nella prima età adulta, ovvero intorno ai 30 anni, dopo il raggiungimento della maturità. In questo periodo, si verifica una graduale diminuzione della funzionalità dei vari organi e un progressivo aumento delle malattie croniche.
Le vertebre diventano meno dense e i cuscinetti di tessuto (dischi) interposti tra loro perdono liquido e diventano più sottili, accorciando la colonna vertebrale. È per questo motivo che gli anziani diventano più bassi. , che è uno dei disturbi più comuni in tarda età.
Secondo gli esperti, il metodo migliore è quella di fare attività fisica durante l'età adulta, in modo costante, per evitare l'insorgenza dell'osteoporosi e la perdita di densità muscolare, ideale per sostenere le ossa.