Quanto tempo ci vuole per smaltire la cardioaspirina?

Domanda di: Danthon Rossetti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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L'emivita plasmatica dell'Aspirina® è di circa 20 minuti e quella dei salicilati va dalle 3 ore alle dosi antipiastriniche (100 mg), fino a 12 ore alle dosi antinfiammatorie (500 mg).

Quanto tempo rimane in circolo la cardioaspirina?

La cardioaspirina agisce inibendo in maniera permanete gli enzimi COX1 presenti nelle piastrine, di conseguenza l'aggregazione piastrinica viene inibita per 7-8 giorni (che è il tempo di vita medio delle piastrine); ciò ne spiega l'utilizzo nella profilassi della trombosi.

Cosa succede quando si interrompe la cardioaspirina?

La terapia a lungo termine con aspirina in basso dosaggio assunta quotidianamente funziona nella prevenzione di eventi cardiovascolari come infarto e ictus. Ma quando viene sospesa, il rischio di andare incontro alle complicanze cardiache aumenta.

Quanto dura l'effetto anticoagulante dell aspirina?

Acido acetil-salicilico (ASA)

La sua azione antiaggregante si manifesta per inibizione della attività ciclo-ossigenasi- ca delle piastrine, che risultano non più in grado di pro- durre trombossano A2 (sostanza pro-aggregante speci- fica) per tutta la durata della loro vita media (8 giorni).

Cosa può provocare la cardioaspirina?

Indicazioni alla somministrazione di cardioaspirina

Il sovradosaggio del farmaco può causare complicanze anche gravi come ad esempio: febbre, insufficienza respiratoria, aritmie, insufficienza renale, sanguinamento gastrointestinale, alterazione della coagulazione del sangue.

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