385 del codice penale e punisce l'arrestato o il detenuto che evade dal luogo in cui si trova ristretto (carcere o abitazione nel caso di detenzione domiciliare o arresti domiciliari). La pena prevista per questo reato è la reclusione da uno a tre anni.
Se il soggetto obbligato agli arresti domiciliare dovesse violare la decisione del giudice, potrebbe rischiare di incorrere nel reato di evasione, sancito dall'art. 385 del codice penale: "Chiunque, essendo legalmente arrestato o detenuto per un reato, evade, è punito con la reclusione da uno a tre anni".
Chi abbandona il luogo di permanenza designato dall'autorità giudiziaria senza essere autorizzato, commette il reato di evasione. Il reato in questione viene punito dalla legge con la reclusione da uno a tre anni, ed è rivolto a chi essendo legalmente arrestato o detenuto per un reato, evade.
3 mesi, per un delitto la cui reclusione non supera i 6 anni; 6 mesi, per un delitto la cui reclusione supera i 6 anni; 1 anno per i delitti più gravi, che prevedono la reclusione massima.
Se non diversamente stabilito dal Giudicante nel provvedimento con cui impone la misura il soggetto agli arresti domiciliari sarà libero di utilizzare il proprio telefono (fisso o cellulare) per comunicare con qualunque soggetto desideri, senza alcuna restrizione (utilizzando quindi anche la messaggistica, sotto ...