Su cosa si basa la rendita catastale?

Domanda di: Giulio Carbone  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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La Rendita Catastale rappresenta la base imponibile per il calcolo di alcune imposte sugli immobili e viene definita sulla base di due elementi, la consistenza dell'unità immobiliare e la tariffa d'estimo unitaria.

Cosa determina la rendita catastale di un immobile?

La rendita catastale dei beni immobili viene sempre calcolata moltiplicando la consistenza catastale per la tariffa d'estimo. Come dicevamo poco sopra, tale valore è molto importante perché permette di ottenere il valore catastale, ovvero quell'unità numerica che permette di calcolare le imposte.

Cosa incide sulla rendita catastale?

La rendita catastale è stabilita principalmente dalla dimensione dell'immobile oggetto del calcolo, che si misura in base al numero di vani, superficie e volumetria. Oltre alla dimensione dell'immobile c'è anche la tariffa di Estimo, ovvero la zona censuaria e la tipologia.

Come si calcola il valore di rendita catastale?

Un esempio di formula per il calcolo della rendita catastale (nel caso di fabbricato prima casa appartenente alla categoria A/2) può essere il seguente: valore dell'abitazione (determinato in base alla categoria catastale) x rendita catastale x 1,05 = rendita rivalutata.

Quali tasse si pagano in base alla rendita catastale?

Supponiamo che una casa, che ha una rendita catastale di 900 euro, venga acquistata a 200.000 euro. Con l'applicazione della regola del prezzo-valore, la base imponibile su cui applicare l'imposta di registro del 9% è pari a: 900 x 1,05 x 120 = 113.400 euro.

Differenza fra rendita catastale e valore catastale, perché sono importanti nell'immobiliare