Quanti tipi di piercing all’orecchio esistono? Come fare a scegliere quello più adatto per sé? Come si realizzano e quanto male fanno? Se stai valutando di regalarti un nuovo piercing all’orecchio e ti stai facendo una (o tutte!) di queste domande, continua a leggere: troverai tutte le risposte che ti servono!
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Indice
• Quanti tipi di piercing all’orecchio esistono?
• Tipologie e nomi dei piercing all’orecchio
– Foro al lobo
– Conch piercing
– Helix piercing
– Anti Helix
– Tragus
– Daith piercing
– Rook piercing
– Industrial
• La guarigione dei piercing all’orecchio
Quanti tipi di piercing all’orecchio esistono?
Questa domanda potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto. Di base esistono 8 tipologie di piercing all’orecchio diverse, ma a seconda della conformazione dell’orecchio è possibile o meno farli tutti. Ci sono orecchie infatti sulle quale non è possibile realizzare alcuni piercing, a causa della loro forma, mentre altre orecchie si prestano a tutti i tipi di piercing.
Conosci tutti i nomi dei piercing all’orecchio? Continua a leggere per scoprirli.
Tipologie e nomi dei piercing alle orecchie
Ecco un elenco completo di tutti i tipi di piercing all’orecchio possibili e immaginabili!
Siccome è una domanda frequente quando si parla di piercing, per ogni piercing ho riportato anche un ipotetico “voto del dolore” da 1 a 10.
Il mio consiglio è di dare a questo voto un peso puramente teorico, perché il dolore è soggettivo e soprattutto, la procedura è così veloce che a stento ve ne accorgerete!
Foro al lobo
È il “piercing” più comune e sdoganato del pianeta. Tanti di noi l’hanno ricevuto da bambini, alcuni addirittura da neonati. Il buco all’orecchio o meglio, piercing al lobo dell’orecchio, consiste essenzialmente nel forare il lobo (ovvio), la parte carnosa che si trova più a sud del padiglione auricolare. A seconda della dimensione e della forma del lobo, si possono creare più o meno fori.
Come si realizza un piercing al lobo delle orecchie? NON con la pistola spara-orecchini, che è proibita dalla legge per una serie di ragionevoli motivi. Fare un piercing con la pistola spara-orecchini costerà meno, ma dovete sapere che ci sono dei rischi. Non solo non è totalmente sterilizzabile, ma crea anche un foro in modo traumatico, rendendo la guarigione del piercing difficoltosa e propensa ad infettarsi.
Il foro al lobo dell’orecchio è un piercing e come ogni piercing che si rispetti, va fatto con l’ago. Punto.
Tempo di guarigione: 2-3 mesi
Dolore: 3/10
Conch piercing
Il conch è un piercing che riguarda la parte centrale ed interna del padiglione auricolare, che si chiama appunto “conca del padiglione auricolare”. Il foro viene fatto nella cartilagine utilizzando un ago la cui dimensione varia leggermente in base al gioiello finale che vorrete mettere.
Abbiamo parlato più approfonditamente del conch in questo articolo: Tutto quel che dovresti sapere sul Conch Piercing
Tempo di guarigione: 4-6 mesi
Dolore: 5/10
Helix piercing
L’Helix piercing riguarda la parte più alta del padiglione auricolare, chiamata “elice”. Anche in questo caso si tratta di un piercing realizzato forando la cartilagine. È un piercing molto di moda e molto versatile: cerchietti, orecchini normali, barbell, labret, sono davvero pochi i limiti di questo piercing! Attenzione però: la sua guarigione richiede molta cura e il rischio che si formi la temutissima “pallina” dietro l’orecchio è alto. Bisogna quindi attendere che la guarigione sia completa prima di cambiare il gioiello e soprattutto, va ben pulito e disinfettato, stando attenti a non irritare il foro
Tempo di guarigione: 4-6 mesi
Dolore: 5/10
Anti Helix
L’anti helix è un piercing che riguarda una piega cartilaginea che si trova (normalmente) circa a metà del padiglione auricolare, nella parte esterna. Non tutti lo possono realizzare, chi infatti ha una piega poco sviluppata o non ce l’ha proprio, ha difficoltà a fare questo piercing.
Tempo di guarigione: 4-6 mesi
Dolore: 6/10
Tragus
Avete presente quel cosino di cartilagine che si trova proprio davanti al canale auricolare (in parole semplici, davanti al buco dell’orecchio)? Quella piccola area di cartilagine si chiama “trago”, nome dal quale prende ispirazione il suddetto piercing tragus.
I gioielli che vengono scelti di solito per questa parte di orecchio sono l’anellino oppure il labret. Infatti, gioielli più ingombranti potrebbero rendervi difficile la pulizia delle orecchie.
Tempo di guarigione: 3-4 mesi
Dolore: 4/10
Daith piercing
Il daith è un piercing che viene realizzato forando la radice dell’elice, un’altra piega cartilaginea questa volta interna al padiglione auricolare. Essendo un punto dell’orecchio un po’ chiuso, non semplice da raggiungere, di solito si sceglie un anellino o un barbell piccolo per decorarlo. Inoltre, è fondamentale pulirlo bene, perché in questo punto dell’orecchio tendono a depositarsi più sporcizie (pelle morta, cerume, forfora, sapone, altri scarti biologici non proprio gradevoli…)
Curiosità: si dice che il Daith sia un piercing terapeutico, in grado di far passare alcuni casi di emicrania.
Tempo di guarigione: 4-5 mesi
Dolore: 5/10
Rook piercing
Il rook piercing riguarda una parte dell’orecchio chiamata “Branche dell’antelice” e di fatto, è l’area che si trova sotto alla curva superiore dell’orecchio e sopra alla conca. Il rook è meno popolare dell’Helix o del Conch piercing, tuttavia offre svariate possibilità. Ci sono dei gioielli infatti davvero molto carini e trattandosi di un punto dell’orecchio particolarmente in vista, vale la pena prenderlo in considerazione.
Tempo di guarigione: 4-5 mesi
Dolore: 6/10
Industrial
L’industrial è roba da veri piercing-lovers. Questo piercing viene realizzato forando l’elice in ben due punti, in modo tale che il piercing attraversi l’orecchio trasversalmente da parte a parte.
Potreste pensare che sia un piercing poco femminile, ma non fatevi ingannare: ci sono dei gioielli davvero stupendi per l’industrial!
Tempo di guarigione: 6-7 mesi
Dolore: 7/10
La guarigione dei piercing all’orecchio
In linea generale e ad esclusione dei piercing sul lobo, la guarigione dei piercing all’orecchio potrebbe essere piuttosto lunga e bisognosa di attenzioni.
Questo perché le parti cartilaginose dell’orecchio hanno la tendenza a irritarsi facilmente e a formare la cosiddetta “pallina”.
La “pallina” è di base un rigonfiamento simile a una bollicina, talvolta doloroso, che si può formare nei pressi del foro. Nei casi più fastidiosi, la pallina può addirittura inglobare il piercing, nel tentativo che la pelle fa per rimarginare la ferita.
Quando vicino al piercing all’orecchio c’è una bolla: cosa fare?
La prima mossa, la più furba che si possa fare per evitare la formazione della bolla vicino al piercing all’orecchio è prevenire. Vale a dire:
- rivolgersi sempre a un piercer esperto, che segua tutte le norme igienico-sanitarie e che adoperi l’ago, NON la pistola spara-orecchini
- disinfettare e tenere pulito il piercing (sempre con moderazione, non lavate il piercing 30 volte al giorno)
- evitare di giocherellare col gioiello o di toccare l’area con mani non pulite
- evitare di cambiare il gioiello troppo presto
- fare attenzione quando ci si pettina o si va dal parrucchiere. È un classico andare dal parrucchiere e ricevere poderose spazzolate sull’orecchio, magari dove c’è un povero Helix non ancora guarito!
In alcuni casi, la bolla vicino al piercing all’orecchio può formarsi anche usando tutte le precauzioni possibili: è semplicemente la cartilagine che si irrita e si infetta perché, in fondo,
Che fare?!
La soluzione migliore è andare dal piercer non appena ci si accorge che la pallina si sta formando per avere un parere esperto sulla situazione. Se ci conferma che c’è un principio di infezione, quindi si formerà o si è già formata la bolla con tanto di pus e arrossamento, la mossa successiva è andare dal medico curante.
Il medico prescriverà una crema a uso topico in grado di debellare l’infezione (tipo la gentamicina) e consentire al piercing di guarire come si deve.