Ogni tatuaggio può avere un significato. Oppure no.

Pensateci un momento: fino a qualche anno fa non si vedevano in giro molte persone tatuate, non perché non lo fossero, ma perché i loro tatuaggi erano ben nascosti sotto ai vestiti. Il tatuaggio veniva realizzato perché aveva un significato che era importante per la persona che lo voleva. Non era necessario che gli altri lo vedessero, il tatuaggio era qualcosa “per sé”.

È cambiato qualcosa oggi nel modo in cui consideriamo i tatuaggi? 

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Il significato dei tatuaggi

L’arte del tatuaggio risale alla notte dei tempi e non importa presso quale tribù venissero fatti: i tatuaggi hanno sempre avuto un significato. Utilizzati per completare dei riti di passaggio (all’età adulta ad esempio), per segnalare lo status sociale o per commemorare dei traguardi, i tattoo hanno sempre un profondo senso sociale, culturale o religioso.

Dire che oggi non è più così, sarebbe una grave inesattezza. Benché privati dei loro significati più antichi e spirituali, i tatuaggi sono tutt’oggi l’espressione della storia e della personalità di moltissime persone.
È altrettanto vero però che con lo sdoganamento dei tatuaggi avvenuto negli ultimi decenni, esiste ora una corrente di persone che accettano e realizzano tatuaggi per puro scopo estetico. Non c’è necessariamente un significato: il tatuaggio è bello di per sé, è una decorazione voluta come si può volere un accessorio. Si pensi ad esempio ai tatuaggi ornamentali.
Oppure, al contrario, ai tatuaggi brutti (realizzati cioè per essere volutamente brutti).

È giusto?
È sbagliato?

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Molti potranno pensare che una cosa importante, permanente, come un tatuaggio non può non avere un significato. Il rischio di pentirsi di un tatuaggio privo di significato è, a loro avviso, estremamente alto.
A rigor di logica, un ragionamento del genere non fa alcuna grinza, ma…chi siamo noi per giudicare?

Un tatuaggio realizzato per puro scopo estetico ha, a suo modo, un suo contesto storico-culturale. È il simbolo di una libertà espressiva che, fino a qualche manciata di anni fa, non c’era. È il segnale che si è una persona decisa, forse creativa, che ha una visione aperta della propria “esteticità” (Esisterà questa parola? ndr).

Voi che ne pensate? I tatuaggi devono avere sempre un significato? Oppure possiamo accettare dei tattoo puramente “belli e basta”?