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Il loro nome originale è Mehndi e vengono realizzati a scopo religioso o culturale in India, Pakistan e Africa settentrionale. Stiamo parlando dei tatuaggi all’henné, particolari tatuaggi temporanei realizzati appunto con henné naturale rosso ricavato da una pianta che si chiama Lawsonia Inermis.  Benché molti pensino che sia una tradizione nata in India, in realtà anche gli antichi romani conoscevano la pratica del tatuaggio con l’henné ma l’avvento della chiesa cattolica fece sì che questa pratica venisse bandita come rito pagano. I tatuaggi con l’henné conquistarno l’India, il paese che ancora oggi ne fa il più ampio uso, solo nel XII secolo e divennero decorazioni nuziali per mani e piedi in grado di portare fortuna e prosperità alla sposa.

Nonostante i tatuaggi all’henné abbiano origini antichissime, tutt’oggi sono di moda e sempre più ragazze nel mondo scelgono di farsene uno. I vantaggi sono molti, purché si utilizzi l’henné naturale senza additivi chimici dannosi per la pelle. I tattoo all’henné oltre a essere bellissimi, con disegni pieni di ghirigori, fiori e linee sinuose, non sono dolorosi da fare, durano dalle 2 alle 4 settimane e lasciano un aroma piacevole sulle mani.

Ci sono dei rischi legati ai tatuaggi con l’henné? Chi è malato di favismo o allergico all’henné dovrebbe evitare di tatuarsi con l’henné, onde evitare reazioni anche gravi. E’ fondamentale inoltre accertarsi che l’impasto con cui si realizza il tatuaggio sia 100% naturale, senza aggiunta di sostanze chimiche. Una di queste sostanze nocive che viene aggiunta per migliorare il fissaggio del prodotto è la parafenilendiammina (Ppd), un additivo in grado di causare reazioni allergiche a scoppio ritardato (15 giorni dopo aver fatto il tatuaggio) e che può causare sensibilizzazioni tanto gravi da diventare croniche, provocando addirittura danni al fegato.

Come capire quindi se il tatuaggio all’henné che state per realizzare è sicuro? Sappiate innanzitutto, che non esiste un henné naturale per tatuaggi nero. L’henné naturale è una polvere verde, impastata con limone, zucchero e acqua per renderla più fluida e consentire al tatuatore di disegnare con essa. Il colore sulla pelle sarà marrone-rossiccio. Esistono anche degli henné sicuri cui vengono aggiunti altri ingredienti naturali per modificarne leggermente il colore, ma sempre variando sulle tonalità del verde, del marrone e del rosso.

Per quanto riguarda i placement invece, le mani sono le candidate numero uno per questo tipo di tatuaggi, che gli conferiscono ulteriore sensualità e un tocco esotico. Non sono però da dimenticare i piedi, i polsi e le caviglie, anche se in realtà non ci sono regole sul punto del corpo più adatto per un tatuaggio all’henné. Potrebbe anche essere un ottimo banco di prova per il placement o il design di un tatuaggio permanente che avete in mente di fare.

Insomma, in merito ai tatuaggi all’henné, e visto che non sono permanenti, è proprio il caso di dirlo…sbizzarritevi con la fantasia!