A cosa serve l'epilogo?

Domanda di: Odino Mancini  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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È una parte completa, come un piccolo capitolo a sé stante. È l'opposto del prologo e, mentre il primo serve a presentare al lettore i personaggi prima dell'azione, l'epilogo può essere utilizzato per far conoscere gli sviluppi futuri della vicenda.

Cosa c'è tra il prologo e l'epilogo?

Il prologo non va confuso con la prefazione: il primo è interno al racconto, documento, la seconda è anteposta allo scritto. L'epilogo di un racconto è spesso una delle parti più significative. Epilogo, in modo analogo, deriva dal greco, “epi” sopra e “logos” parola, e significa conclusione, termine, fine.

Cosa c'è dopo il prologo?

La tragedia inizia generalmente con un prologo (da prò e logos, discorso preliminare), che ha la funzione di introdurre il dramma; segue la parodo, che consiste nell'entrata in scena del coro attraverso dei corridoi laterali, le parodoi; l'azione scenica vera e propria si dispiega quindi attraverso tre o più episodi ( ...

Che cos'è il prologo di un libro?

Il prologo, dal greco πρόλογος (prologos; da pro, prima, e lógos, discorso) è una scena introduttiva, un monologo che precede un'opera teatrale, oppure una introduzione a un'opera (o racconto) in genere.

Cosa è l'epilogo in un libro?

Epilogo, dal greco ἐπιλέγως epilogos; da ἐπί- (dopo) e λόγος (discorso) è la scena conclusiva di un'opera teatrale o il capitolo conclusivo di un'opera letteraria. Questo termine designa in generale una parte finale aggiunta ad un discorso, ad un'opera. È una parte completa, come un piccolo capitolo a sé stante.

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