Che cosa è la parestesia?

Domanda di: Jelena Martinelli  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
Valutazione: 4.9/5 (60 voti)

Si è in presenza di parestesia quando si registra una percezione alterata degli stimoli sensitivi: tattili, dolorifici, termici e vibratori. La percezione risulta modificata per quanto riguarda l'insorgenza, la durata e la dislocazione degli stimoli.

A cosa è dovuta la parestesia?

Nella maggior parte dei casi, le parestesie sono dovute a disturbi del sistema nervoso centrale o periferico, o della circolazione sanguigna. È possibile dire che quando il disturbo è simmetrico, ovvero si presenta in entrambi i lati del corpo, la causa è di solito sistemica (uso di farmaci, intossicazioni, infezioni).

Come si guarisce da una parestesia?

Il trattamento della parestesia dipende della causa sottostante. Ad esempio, quando legata alla compressione prolungata di un arto, può essere sufficiente allungarlo e massaggiarlo per dissipare rapidamente il formicolio o le sensazioni di intorpidimento.

Quali sono i sintomi della parestesia?

Con il termine “parestesia” si intende anche un disturbo soggettivo della sensibilità consistente nell'insorgenza di una sensazione elementare (formicolio, pizzicore, solletico, prurito, punture di spillo, ecc.) in assenza di stimolazione specifica.

Quanto tempo dura una parestesia?

Qual è in genere la sua durata? La parestesia del mento raramente risulta permanente. Più del 50% delle lesioni del nervo alveolare inferiore guariscono spontaneamente in 11 settimane, mentre la guarigione in meno di sei settimane è minima.

Parestesie e CMT