Domanda di: Arduino Costa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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Nelle operazioni lo zero ha proprietà molto particolari: non modifica il numero a cui si addiziona. Se con a si indica un qualunque numero, a + 0 = a (e inoltre a - 0 = a). Per questo suo ruolo è detto elemento neutro dell'addizione. Il prodotto di qualunque numero per 0 è uguale a 0.
zero nel contesto numerico, è il numero cardinale, indicato con il simbolo 0, associato a un insieme privo di elementi (→ insieme vuoto); è un numero intero, pari (perché divisibile per 2), né positivo né negativo.
L'uso dello zero rese subito i calcoli più rapidi e precisi, permettendo anche l'introduzione di calcoli più complessi come gli algoritmi. L'occidente fu l'ultimo continente a introdurlo e il primo ad utilizzarlo fu il grande matematico italiano Leonardo Fibonacci nel 1202.
In effetti, lo 0 simboleggia il nulla, il vuoto, a volte il caos e il diavolo. La cifra 0 viene utilizzata per caratterizzare lo stato di ciò che è inutile, futile (0 €, ad esempio), infinitesimale (0,000000001 ad esempio) o nullo.
A portare nel nostro continente lo zero e il sistema di numerazione posizionale e, dunque, a rendere possibile lo sviluppo della matematica così come la conosciamo oggi è Leonardo Pisano, detto Fibonacci, nell'anno 1202, quando scrive e rende pubblico il suo Liber Abaci.