Che cos'è il male per Socrate?

Domanda di: Dott. Amerigo Caruso  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Secondo lui l'uomo, naturalmente incline alla felicità, l'avrebbe potuta raggiungere solo attraverso il bene, e il bene, poteva essere fatto solo attraverso la conoscenza e la ragione. Il male, di conseguenza, era fatto involontariamente e per ignoranza. Come detto prima quindi, il male è generato dall'ignoranza.

Che cos'è il male per Platone?

Platone, Aristotele e sant'Agostino considerano il male metafisico come una “privazione” di essere, come il “non-essere”. Il male è una proprietà congenita della natura umana, sintomo di un uso disordinato del libero arbitrio.

Come definire il male?

Il male, nella sua opposizione al bene, è ciò che è dannoso, inopportuno, contrario alla giustizia, alla morale o all'onestà, ovvero ciò che è considerato in qualche modo indesiderabile.

Che cos'è il male in filosofia?

Nel corso della storia della filosofia, sono state date della nozione di male due spiegazioni principali (Abbagnano): 1) il male è il “non-essere” di fronte all'essere che è il bene; 2) il male è l'oggetto di “un'appetizione negativa” o di “un giudizio negativo”. Il male è un “disvalore”.

Qual è il bene per Socrate?

L'idea del bene – viene fatto dire a Socrate – apporta verità a ciò che è conosciuto e dà dynamis (potenzialità, facoltà) a chi conosce. È causa della epistéme (scienza) e della verità; però è altro da esse e più bella.

11. Socrate: il male